Narrare il Territorio – archivio della comunità di Besenello

Narrare il Territorio a Besenello

 

Narrare il Territorio è un progetto di ricerca e raccolta di memorie presso gli anziani di Besenello (TN) con la partecipazione delle bambine e dei bambini delle classi V delle Scuole primarie e dei loro insegnanti. Consiste in un approccio laboratoriale, mediante il quale gli allievi acquisiscono gli strumenti per registrare suoni ambientali e per intervistare persone, sperimentando nuove relazioni umane in un clima sereno e spontaneo.

Il laboratorio si propone come un veicolo per riscoprire il paese, la gente e le vecchie case che racchiudono una infinità di storie; gli allievi imparano ad interagire in modo più consapevole con i luoghi e le memorie di comunità, raccontate dal suo Narratore per eccellenza, la persona anziana.

 

Le case delle storie / Narrare il territorio

 

ARCHIVIO NARRARE IL TERRITORIO DI BESENELLO

audio storie di castel Beseno raccolte nell’ambito del progetto Lagarina Sonora 2005 – 2007

video narrazioni realizzate sul territorio del Comune di Besenello raccolte nell’ambito dei laboratori Narrare il Territorio 2008 – 2015

fotografie dei laboratori didattici e delle installazioni realizzate 2005 – 2015

mappa delle storie raccolte a Besenello

 

Narrare il Territorio a Besenello

ARCHIVIO DELLA MEMORIA ORALE
DELLA COMUNITA’ DI BESENELLO

2005-2016

L’archivio dedicato alle fonti orali di Besenello, ideato e curato da Portobeseno in collaborazione con il comune di Besenello, nasce nel 2005 e si è sviluppato attraverso vari progetti di ricerca (intervista qualitativa, laboratorio didattico di ascolto) e di ridonazione (archivi e mappe digitali, installazioni interattive).

Navigando nella vastità della ricerca condotta da Portobeseno (svolta anche sui territori di Calliano e Volano) cerchiamo di ripercorre le fasi di questo “viaggio tra fonti storiche e sorgenti web” :

 

bambini a Castel Beseno, anni 30 - archivio www.fotoda.it

 

LAGARINA SONORA – raccolta di testimonianze
2005 – 2007
La ricerca si è focalizzata su aspetti diversi: feste e tipi di divertimenti, descrizioni del castello di Beseno, racconti di guerra e vicende partigiane; racconti di lavoro, di operai della Michelin e di pastori, di donne coraggiose e personaggi scomodi; narrazioni sulle identità dei paesi legate alle attività economiche, alla posizione geografica; testimonianze sui mutamenti sociali dopo il boom economico; riflessioni sul senso di appartenenza ad una comunità, ai significati e ai valori incarnati da una tradizione che forse non corrisponde più all’identità culturale della valle … (continua a leggere).


Archivio Audio Lagarina Sonora, audiostorie del castello di Beseno – ascolta le narrazioni raccolte da Sara Maino, in collaborazione con Annalisa Orsi e Davide Ondertoller.

 

MEMORIA DI LINGUA E FESTE - installazione sonora, castello di Beseno, Portobeseno 2005

INSTALLAZIONI SONORE
2005-2007
Per restituire alle comunità le storie raccolte e i significati, le trame, i nessi venuti alla luce nel corso della ricerca, nell’arco del triennio sono stati ideati tre tipi di installazioni sonore. Le installazioni hanno caratteristiche interattive, sinestesiche e fortemente partecipative.Esse permettono alle memorie raccolte di venire pubblicamente riascoltate e di rientrare in circolazione nel “corpo” della società. Le memorie narrate, con il proprio panorama sonoro, le caratteristiche idiomatiche, le sfumature timbriche e le emozioni percepibili all’orecchio, sono in grado di muovere delle corde profonde, di coinvolgere, di portare riflessioni e di reintegrare elementi cognitivi nella consapevolezza del nostro percorso umano.
Scheda, immagini e video documentazione delle installazioni realizzate da Sara Maino, prodotte dal festival Portobeseno.

 

V I N O
2008
Il lavoro di ricerca realizzato nel 2008 da Michele Trentini e Davide Ondertoller è costituito da interviste, immagini, suoni, ritratti, della piccola e grande produzione vitivinicola locale: dialoghi con ‘piccoli’ viticoltori professionisti che vinificano in proprio e dirigenti attivi nei processi della grande produzione e distribuzione vinicola in Alta Vallagarina.
La ricerca ha coinvolto quattro aziende agricole, due cantine sociali e un punto vendita ‘wine store’: i dialoghi sono stati registrati tra vecchie cantine e moderni impianti industriali e commerciali.
Raccolta video realizzati nell’ambito del progetto V I N O – esperienze di monocultura.

 

chiavi di memoria

CHIAVI DI MEMORIA – MICROSTORIE DELLA VALLAGARINA
2012
Il progetto CHIAVI DI MEMORIA è mirato a rafforzare il senso di identità e di appartenenza al territorio, a stimolare l’integrazione culturale tra i cittadini, stranieri e locali, tra le vecchie e giovani generazioni, a fornire nuove chiavi di lettura e CONOSCENZE in ambito storico (diffusione della memoria orale), geografico (conoscenza del proprio territorio), digitale (apprendimento dell’uso creativo dei nuovi media e di Internet). Obiettivo non ultimo, donare ad un bambino del luogo la possibilità di vivere l’ESPERIENZA EMOZIONALE di ascoltare un’anziano in un luogo molto importante per lui.
L’archivio di Chiavi di Memoria si compone di una scheda didattica e di una playlist video.
Il progetto è ideato e curato da Sara Maino e Davide Ondertoller.

 

Le case delle storie 2013

LE CASE DELLE STORIE
2013
“Le case delle storie” è un progetto di ricerca e raccolta di memorie presso le case degli anziani di Besenello, Calliano e Volano (TN), con la partecipazione delle bambine e dei bambini delle classi V delle Scuole primarie.
Consiste in un approccio laboratoriale, mediante il quale gli allievi acquisiscono gli strumenti per intervistare le persone anziane nell’intimità della loro casa, sperimentando nuove relazioni umane in un clima sereno e spontaneo. Il laboratorio si propone come un veicolo per riscoprire il paese, la gente e le vecchie case che racchiudono una infinità di storie; gli allievi imparano ad interagire in modo più consapevole con i luoghi e le memorie di comunità, raccontate dal suo Narratore per eccellenza, la persona anziana, perché: “Mettere storie in comune significa creare o consolidare una comunità” (Paolo Jedlowski 2000).
L’archivio di “Le case dell storie” di compone di una scheda didattica, di una playlist video relative alle interviste realizzate, della documentazione fotografica del laboratorio e dell’ dell’installazione sonora presentata per la prima volta a Volano.
Il progetto è ideato e curato da Sara Maino e Davide Ondertoller.

 

Narrare Besenello

NARRARE IL TERRITORIO
2010-2016
Alla ricerca della biografia dei luoghi attraverso le storie e l’esperienza di vita della gente.
I bambini e le bambine, guidati dagli esperti, incontrano il testimone nel luogo indicato, cioè un punto del territorio storicamente importante per la comunità.
La biografia che il testimone traccia del luogo scelto, attraverso il racconto della propria esperienza di vita e di lavoro, si intreccia con la sua storia personale e con le vicende e la storia di tutta la comunità (a livello economico, sociale, antropologico, culturale, ecologico).
I bambini e le bambine imparano a conoscere il territorio che abitano, attraverso la storia vissuta. Sono protagonisti della raccolta della testimonianza e imparano a diventarne i custodi.
L’archivio di Narrare il territorio si compone della scheda didattica e della mappa-archivio.
Il progetto è ideato e curato da Sara Maino e Davide Ondertoller.

Narrare Besenello mappa

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I progetti di ricerca Lagarina Sonora, Chiavi di Memoria, Narrare il Territorio e la realizzazione delle installazioni sonore dedicate alla memoria orale della Vallagarina sono state prodotte dal festival ‘Portobeseno, viaggio tra fonti storiche e sorgenti web’ e sostentute da:
Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto
Provincia Autonoma di Trento – Assessorato alla Cultura
Comune di Besenello
Comune di Calliano
Comune di Volano
Cassa Rurale Alta Vallagarina
Comunità della Vallagarina

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Le case delle storie 2013

 

“Sono le memorie della comunità, non la storia, non un archivio, non una lista di autorità
ma una memoria vivente, la coscienza dell’identità collettiva intrecciato in centinaia di storie.”