guerrieri

sculture in legno di Florian Grott

Castello di Beseno



warrior





Florian Grott è un artista scultore originario di Guardia, frazione del comune di Folgaria adagiata proprio di fronte al Castello di Beseno. Il rapporto con il Castello è sempre stato quindi diretto, dettato dal paesaggio in cui vive. L’artista intende dialogare con il particolare ambiente del Campo dei Tornei disponendo delle grandi sculture in legno che richiamano figure del passato, uomini che hanno vissuto e combattuto a Beseno.

"Florian dipinge e scolpisce da un bel pò anche se è giovane, perchè nell'arte ha trovato sicuro rifugio la sua irruenza e fedele compagna la sua fierezza ribelle e montanara. E' principalmente scultura, ma la sua pittura non è comunque semplice ancella della sua scultura; è piuttosto una sorta di diario interiore le cui dense pagine raccontano di caldi sentimenti custoditi con amorevole cura. Alcuni sui dipinti, a tecnica mista, soprattutto certi nudi, possiedono una coinvolgente vena poetica, che mette in risalto un'intimità molto ricca di suggestive sfumature.
La scultura in legno è in ogni caso il luogo vero, il deposito autentico della sua creatività. Nel legno Florian ritrova le sorgenti durature di un rapporto inventivo con la natura, sorella e madre a un tempo, esigente, che chiede rispetto, amore, dedizione senza riserva alcuna. Nel legno Florian ritrova se stesso, con il suo bisogno di vertià crude e nette, con la sua sete infinita di dolcezza e tenerezza spesso mascherata, con la sua volontà di giustizia e di equilibrio. La scultura diventa strumento di rivelazione della vita stessa, occasione privilegiata di rapporto completo con la fisicità del mondo, natura e corpo.
Le sculture del Nostro alternano delicati profili femminili a severi sguardi guerrieri e a grandi icombenti figure cariche di mistico pathos e di rilevante panica partecipazione. Florian lavora per lo più legni duri e resistenti, ama la lotta del corpo a corpo con la materia. Affronta spesso direttamente i tronchi d'albero e li libera, li aggerisce del loro peso, estraendo dalla loro massa quello che tenacemente nascondono. Le forme plastiche sono per così dire trovate nell'enorme bisaccia della natura, gelosa delle sue gemme più preziose. Lo scultore diventa maieuta e rivela con l'avventura faticosa ma entusiasmante delle sue mani ciò che il suo occhio e il suo animo avevano già visto oltre il naturale nascondimento. Questo processo risulta molto chiaro in tutte le sculture di Florian e in particolare nelle ultime, in quelle più imponenti, che riescono con straordinaria forza a produrre nuovo spazio, nuovi percorsi e nuove relazioni, che sembrano invocare il nostro stupore, la nostra preghiera, il nostro g rido e che non ci concedono nè sosta nè quiete". Mario Cossali - dal catalogo " Florian Grott "



Ringrazio la terra che vorrei capire e amare ogni giorno di più.
Ringrazio il tempo e, ogni sussulto di esso diventa minuto dopo minuto
parte della mia minuscola forza che muove piccoli passi
verso un colle d'amore e di grazia.

Florian Grott

www.grott.net











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