portobeseno



LAGARINA SONORA
ricerca sulle fonti orali e sviluppo di installazioni sonore




fare memoria aiuta a costruire il futuro


progetto e ricerca

Sara Maino

collaborazione di Davide Ondertoller



ideazione installazioni

Sara Maino



progetto web

Davide Ondertoller



produzione

festival Portobeseno, viaggio tra fonti storiche e sorgenti web



Il progetto è stato realizzato dall'associazione culturale Libera Mente in collaborazione con

amministrazioni comunali di Besenello, Calliano e Volano

Provincia autonoma di Trento – Assessorato alla Cultura

Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto





IL PROGETTO LAGARINA SONORA

Il Festival Portobeseno ha individuato tra i suoi maggiori scopi la raccolta di testimonianze degli anziani della Vallagarina per la custodia, la valorizzazione e la trasmissione delle memorie della valle.

L’idea di raccogliere le memorie è stata ispirata dal ritrovamento di una vecchia fotografia che ritrae un gruppo di persone e la banda musicale di Calliano a castel Beseno nel 1923. Fino agli anni cinquanta infatti le comunità dei paesi salivano abitualmente al castello una volta l’anno per fare festa. Il castello quindi continuava a svolgere una particolare funzione di riferimento storico, paesaggistico e culturale, nonostante fosse in stato di abbandono.

Nel corso del triennio 2005-07 sono state intervistate quindici persone nei paesi di Besenello, Calliano, Volano e Folgaria (mappa), per abbozzare un paesaggio identitario della Vallagarina tra gli anni trenta e settanta del Novecento.

La ricerca si è focalizzata su aspetti diversi: feste e tipi di divertimenti, descrizioni del castello di Beseno, racconti di guerra e vicende partigiane; racconti di lavoro, di operai della Michelin e di pastori, di donne coraggiose e personaggi scomodi; narrazioni sulle identità dei paesi legate alle attività economiche, alla posizione geografica; testimonianze sui mutamenti sociali dopo il boom economico; riflessioni sul senso di appartenenza ad una comunità, ai significati e ai valori incarnati da una tradizione che forse non corrisponde più all’identità culturale della valle.

Nelle storie di vita narrate dai testimoni sono apparsi subito evidenti alcuni nessi che aiutano a cogliere il significato del ricordare come attività del tempo presente con cui costruire senso, confronto, apprendimento e in cui potersi rispecchiare. Infatti «le fonti orali sono importanti e affascinanti precisamente perché non si limitano a ‘testimoniare’ sui fatti ma li elaborano e ne costituiscono il senso attraverso il lavoro della memoria e il filtro del linguaggio» (Beatrice Carmellini, Il tempo dei sanatori ad Arco 1945-1975, 2005: pag 45).





Raccolta delle testimonianze

La ricerca qualitativa utilizza il metodo delle interviste non strutturate, consentendo ai soggetti narranti un’espressione più spontanea e libera in quanto non condizionata da una rigida griglia di domande





Archivio sonoro

Un archivio di storie di vita, di fonti orali della gente della Vallagarina viene qui presentato come frutto finale della progettazione complessiva





Istallazioni sonore

Restituire alle comunità le storie raccolte e i significati, le trame, i nessi venuti alla luce nel corso della ricerca sono stati ideati tre tipi di installazioni sonore





Lagarina sonora: Ipod nelle biblioteche per ascoltare le storie

L’archivio sonoro digitale denominato “Lagarina sonora: storie di gente comune” reso fruibile dotando le biblioteche comunali locali di un riproduttore audio



clicca sulla mappa per a le storie di Lagarina Sonora



Laboratori di memoria orale

Audio storie per raccontare il territorio



clicca sulla mappa per ascoltare le storie raccolte durante i laboratori











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