diversità delle culture

di | 5 Settembre 2007

Gianluca Bocchi: La diversità delle culture: condizione della creatività umana 

Grazie a una feconda convergenza fra molte discipline, le scienze contemporanee ci offrono oggi una vera e propria storia dell’umanità in grado di delineare tempi e modi delle grandi migrazioni. Le culture umane sono autonome, ma anche interdipendenti. Una purezza culturale assoluta non è mai esistita. Al contrario, le culture si evolvono e divengono costantemente in una rete di comunicazioni, di interazioni e di ibridazioni, in una tensione dinamica di aperture e chiusure. In questo modo scopriamo la nuova rilevanza di un termine che oggi è presente in tutti i dibattiti politici, sociali, storici, antropologici – che è quello di identità – perché proprio questo termine è il terreno di contesa di due concezioni assai divergenti, per non dire opposte. “Identità” può essere una via per ridurre l’eterogeneo all’omogeneo, il dinamico allo statico, il flessibile al rigido, quando viene intesa come parola d’ordine che impone di separare il superfluo dall’essenziale, di purificare e di ripulire, come avviene in tutti i conflitti più cruenti, nazionali, etnici o religiosi. “Identità”, però, può essere anche un invito a scoprire di che cosa veramente si siano alimentate le civiltà: scopriremo allora che identità pure non esistono e che tutte le nazioni sono il risultato di difficili alchimie fra storie, narrazioni, idee, tradizioni che hanno origine in spazi e in tempi differenti. In questo quadro anche ogni individuo ci appare di valore inestimabile: ognuno è un terreno di intreccio e di incontro fra identità e narrazioni differenti, è un laboratorio irripetibile perché l’esperienza umana nel suo complesso si riproduca e si espanda.

Gianluca Bocchi è nato a Milano nel 1954 e ha condotto studi di filosofia all’Università di Milano, dove si è laureato in Filosofia della Scienza. Filosofo della scienza, storico delle idee, antropologo della modernità, è attualmente ordinario di filosofia della scienza all’Università di Bergamo, dove tiene anche corsi sui “lineamenti di storia globale” nell’ambito del Dottorato in Antropologia ed Epistemologia della Complessità della stessa Università. È particolarmente impegnato anche nell’ambito della formazione degli adulti, ed in tal veste è stato ed è responsabile di progetti formativi nelle maggiori aziende italiane, nonché promotore di iniziative di formazione attraverso il viaggio nelle principali città europee e nordamericane. Con Mauro Ceruti è autore di numerosi scritti tra cui: Origini di Storie (1993, Feltrinelli), Solidarietà o barbarie. L’Europa delle diversità contro la pulizia etnica (1994, Raffello Cortina), Educazione e globalizzazione (2004, Raffaello Cortina), La sfida della complessità (a cura di, nuova edizione, 2007, Mondadori).

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