Feed

di | 29 Novembre 2007

Feed: installazione interattiva come metafora dell’influenza dei media sul vivente

feedSecondo PierLuigi Capucci, curatore insieme a Franco Torriani dell’edizione italiana di Art Biotech di Jens Hauser, la relazione tra arte e vivente segue due percorsi distinti. Il primo, più antico, ha le radici nella materia organica e ha tratto nuova linfa da discipline scientifiche e tecnologie come la biologia, le biotecnologie, la genetica. Il secondo percorso, più recente, scaturisce da varie discipline tra cui la vita artificiale e la robotica sono forse le più rappresentative.
La differenza sostanziale tra i due percorsi, al di là  degli strumenti, delle tecnologie e delle discipline, è che nel primo la vita viene presentata ““ la si presenta ““ mentre nel secondo viene simulata ““ la si rappresenta.
L’installazione ‘Feed‘, esposta di recente al Museum of Contemporary Art Taipei’s Zone_V2_ Unstable Media, combina ove possible I due percorsi. Il lavoro è composto da due meta’. La meta’ superiore è un muro di schermi televisivi, sintonizzati su canali a basso volume,. La meta’ inferiore è un giardino di felci che richiedono per sopravvivere una condizione di estrema luminosità . Gli schermi televisivi forniscono luce alle piante, le quali crescono in direzione degli schermi collidendo tra loro. I visitatori interagiscono con l’installazione perchè il giardino sopravvive grazie alla presenza dei visitatori stessi percepita da camere a raggi infrarossi e trasformata in luce. Cooper presenta il vivente per quello che è attraverso il giardono di felci ma anche applica il network biologico a quello sociale, il quale è a sua volta profondamente influenzato dai media.
‘Feed’ riassume la relazione tra media ed esseri viventi ridicolizzando chi spende le giornate di fronte alla televisione, nutrendosi di TV meals e notizie, credendo che la televisione sia l’unica fonte di conoscenza e divertimento.

fonte: Neural.it