mappare il mondo

di | 3 Marzo 2009

Googling Google Earth e Google Maps.
Opportunità, rischi e idee della più grande mappa mai esistita. Le mappe sono strumenti di potere.

Sono dispositivi che rendono visibile ciò che non lo è. Sono dispositivi ontologici. Quello che non è sulla mappa non esiste. Nell’epoca delle scoperte, in cui si svelava il mondo, i cartografi erano una risorsa preziosissima per eserciti e commercianti. Oggi le mappe sono uno strumento ancora più importante, utile, pericoloso ed invasivo di quanto pensiamo. Attraverso GIS (Geographic information Systems), GPS, mappe online, atlanti, mappe stradali attraversiamo il mondo, lo analizziamo, rappresentiamo, ci facciamo guidare, condizionare e pervadere le nostre vite, le nostre proprietà, i nostri diritti.
Il sogno di Jorge Luis Borges della mappa in scala 1:1, ovvero a dimensione reale si sta realizzando. Il binomio Google Maps/ Google Earth™ (di seguito GM e GE) si appresta a diventare la più complessa opera cartografica mai realizzata. Se ne il rigore della scienza Borges ipotizzava che la mappa 1:1 era “inutile e non senza Empietà e [le Generazioni Successive] la abbandonarono alle Inclemenze del Sole e degl’Inverni”, GM/GE pare al momento di non avere intenzione di porre fine all’espansione esponenziale di contenuti, informazioni. L’obiettivo di questo articolo sarà di sviscerare lo strano mondo della mappa più grande mai creata: Cosa si cela dietro GM/GE™? Perché possono essere un’opportunità per alcuni? E perché un rischio? Cosa li rende unici al mondo? Quali applicazioni si possono realizzare con questi due strumenti?

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