di | 16 Agosto 2006

Se l’avvenire è prossimo a travolgere

ciò che di noi fu canto e smarrimento,

cosa faranno i posteri?

Ci affideranno al mito, alla leggenda,

come terrestri iddii,

o spaccheranno tutte le montagne

per seppellire definitivamente

ogni nostra memoria?

Le sibille maliarde e neghittose

non rispondono più. Sui grattacieli

sventola la bandiera del silenzio.

Solo i poeti salveranno il seme

della parola che non avrà mai fine.

Marco Pola

(Epigrammi del bene e del male, 1979)

antologia
http://www.marcopola.it/ANTOLOGIA.htm