paesaggi tipici > terzo appuntamento

di | 25 Giugno 2012

29 GIUGNO 2012
castello di Beseno
orario 20 – 24
ingresso libero

info rassegna
https://www.portobeseno.it/2012/paesaggitipici.html

LIVE PERFORMANCE

SUONI DAL TERZO PAESAGGIO
live audio performance da un progetto di residenza
ore 21.00
di Jiyeon Kim
a cura di Leandro Pisano
Il suono viene spesso marginalizzato, in una realtà (estetica) dominata dall’immagine, allo stesso modo in cui i luoghi abbandonati vengono trascurati a causa della loro inutilità in termini economico-funzionali. Accostarsi ai luoghi abbandonati attraverso la scoperta, l’ascolto, la registrazione dei suoni può dunque aprire scenari inattesi, dal momento che questi stessi luoghi possono rivelare, ad un’analisi approfondita, importanti “diversità ecologiche” se si pensa alla ricchezza di fonti acustiche che le registrazioni d’ambiente possono svelare. Si può parlare di una vera e propria “subnatura”, che si colloca in qualche modo tra il puro mondo naturale e l’artificialità dei processi industriali e di urbanizzazione propri della società capitalistica. Dopo una residenza di alcuni giorni sul territorio della Vallagarina spesa alla scoperta di questo vero e proprio “terzo paesaggio sonoro”, la sound artist coreana Jiyeon Kim svilupperà una performance a partire dai materiali, dalle suggestioni, dai suoni raccolti in una serie di luoghi abbandonati dell’area di riferimento.
Jiyeon Kim (1981) è un’artista che opera nel campo delle registrazioni d’ambiente e della produzione legata alle musiche elettroniche. Dopo aver compiuto gli studi universitari a Seoul presso la Korea University, è stata visiting student presso il corso di Media Art della Royal Holloway University of London. Coinvolta in progetti come come TEXT@MEDIA (2010) e SOUND@MEDIA (2010), promossi dalla Seoul Foundation of Arts and Culture, ha tenuto in Corea diversi workshop (2011-2012) legati alla formazione attraverso il suono ed ha pubblicato una serie di contributi nell’ambito del progetto Sound Localities.
www.teum11.com

H2O DUB
live audio performance
ore 22.30
di RadioFontani
Dal 2010 Portobeseno sperimenta con RadioFontani Sound System l’interazione tra la dub music e i suoni ambientali riferiti all’acqua pubblica. La performance propone un viaggio sensoriale attraverso le profonde sonorità del dub mescolate al canto delle fonte e a racconti dedicati al prezioso bene collettivo. Le fonti sonore utilizzate provengono dall’archivio AlpSound e Portobeseno.
http://www.facebook.com/RadioFontani

 

INSTALLAZIONI

SPAZI INDECISI
video installazione
di Sara Maino e Davide Ondertoller
Un reportage fotografico, proposto in forma di video installazione, documenta i luoghi abbandonati, in disuso o caduti nell’oblio, dell’Alta Vallagarina. È una riflessione sul paesaggio, che ci informa di presenze rimosse ed apparenti assenze di memoria, vuoti vocianti, densi di storie. Racconti muti, forse fragorosi, alla ricerca di nuova attenzione.
La tematica del residuo/abbandono verrà ripresa ed approfondita nell’ambito del laboratorio didattico di esplorazione territoriale “Chiavi di memoria”, rivolto alle classi V delle scuole primarie dell’Istituto Comprensivo Alta Vallagarina. La video installazione, per il momento, ambisce ad offrire al visitatore una suggestiva visione del territorio lagarino come accompagnamento ai concerti proposti dal festival Portobeseno 2012.

PAESAGGI DI LUCE
omaggio alle “Proiezioni dirette di luci e materiali” di Bruno Munari;
live visual a cura di koan01 > Massimo Vicentini;
immagini create durante il laboratorio rivolto alla classe IV Scuola Primaria di Calliano a cura di Sara Filippi;
A partire dagli anni ’50, Bruno Munari crea degli ambienti di luce e colore che hanno anticipato le videoinstallazioni multimediali contemporanee, utilizzando semplicemente dei telai da diapositive in cui venivano inseriti dei materiali di uso comune come fili, pellicole colorate trasparenti, carte di caramelle, buccia di cipolla e retine. Dopo aver creato delle composizioni materiche sui vetrini, introduceva il telaio nel proiettore per essere attraversato dalla luce. Tale dispositivo consentiva di andare oltre la fisicità dell’opera, trasformando la materia in una vera e propria pittura di luce .
L’arte visiva non va raccontata a parole, va sperimentata. “Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco”, soleva ripetere Munari citando un antico proverbio cinese.
L’esperienza di un laboratorio basato sull’operatività e sull’esperienza diretta, consente ai bambini e alle bambine di comprendere la grammatica del linguaggio visivo, di riconoscere i processi mentali e creativi che ha portato un artista ad esprimersi in una certa maniera e di scoprire nuove modalità di comporre gli elementi del linguaggio iconico.
Durante il laboratorio, i bambini e le bambine hanno sperimentato la tecnica delle “Proiezioni dirette di luce e materiali” per la creazione di pitture di luce dedicate al tema del paesaggio reale e immaginario.