Rumore: un buco nel silenzio

di | 10 Marzo 2008

Milano, spazio Oberdan

dal 28 Febbraio al 25 Maggio 2008

Opere di 21 artisti contemporanei internazionali

A cura di Giacinto Di Pietrantonio e Gwy Mandelinck

Il silenzio. Il rumore. E, in mezzo, tra i due poli, tutte le variazioni e le gradazioni possibili. -Rumore: un buco nel silenzio- riunisce le opere di ventidue artisti: ogni lavoro contribuisce a delineare un frammento particolare all’interno del complesso panorama di suoni, rumori, brusii e silenzi di cui si costituisce la mostra, che trae ispirazione da -Een lek in het zwijgen: noise-, evento ideato e curato da Gwy Mandelinck (poesia) e da Giacinto Di Pietrantonio (arte) a Watou in Belgio durante l’estate 2007 e giudicata dalla stampa belga come migliore mostra dell’anno e di tutte le 27 edizioni del festival in Belgio.

Lo spettatore e’ libero di addentrarsi nel percorso espositivo con l’invito di un -ascoltami’ ribadito all’incontro con ogni opera. La materia sonora, a volte fortemente presente, altre misteriosa, si snoda e si declina con linguaggi differenti: il suono si frammenta, si moltiplica, si nasconde per un attimo per poi riapparire in una risata, nella presenza scultorea e materica di un pianoforte, o semplicemente nel colpo di vento che fa vibrare una bacchetta attaccata al ramo di un albero.

I protagonisti di questa esposizione: Joseph Beuys (Germania), Marcel Broodthaers (Belgio), John Cage (USA), Mircea Cantor (Romania), Giuseppe Chiari (Italia), Jimmie Durham (USA), Jan Fabre (Belgio), Lara Favaretto (Italia), William Kentridge (Sud Africa), La Monte Young (USA), Filippo Tommaso Marinetti (Italia), Kris Martin (Belgio), Shirin Neshat (Iran), Melik Ohanian (Francia), Yoko Ono (Giappone), Adrian Paci (Albania), Diego Perrone (Italia), Miguel Angel Rios (Argentina), Luigi Russolo (Italia), Mungo Thomson (USA), Bill Viola (USA), Jordan Wolfson (USA).

Le opere sono affiancate dalla poesia, la quale si interseca con l’arte riproponendo per lo spettatore un -ascolto- che crea continuamente nuove impressioni e nuovi significati.

Presenti in mostra i versi di: Hugo Claus, Charles Ducal, Gerrit Komrij, Rutger Kopland, Anton Korteweg, Erik Lindner, Lucebert, Gwy Mandelinck, Eugenio Montale, Erwin Mortier, Fernando Pessoa, Juan Manuel Roca, Camillo Sbarbaro, Geert van Istendael, Peter Verhelst.