SONUS LOCI

di | 15 Agosto 2009

PORTOBESENO 12 settembre 2009

incontro-installazione multifonica per voci autoctone e ambiente sonoro della Vallagarina

di Stefano Zorzanello

Castello di Beseno, bastione centrale
sabato 12 settembre 2009

 

Sonus Loci propone la restituzione di un’indagine estetica, “sul” suono ma soprattutto “nel” suono della Vallagarina. Attraverso un ascolto “dislocato” e simultaneo, grazie alla presenza di differenti dispositivi d’ascolto, diversi per dimensione e numero, (quasi a riproporre l’aspetto micro e macro del paesaggio sonoro in cui viviamo), ri-sperimenteremo il paesaggio sub specie acustica, focalizzando la nostra attenzione sui suoni tonici, basali e costanti, e sui suoni-segnale, sulle impronte-marcatori sonori, suoni della comunicazione sociale e comunitaria. I suoni saranno proiettati nello spazio da normali diffusori da concerto, e da piccoli diffusori appesi a palloni ad elio galleggianti nell’aria, come mini-mond che propongono con le loro microstorie e timbri dettagli e voci del tessuto sonoro e sociale della valle. L’azione-installazione si spingerà fino al tentativo di rappresentare sia alcuni ‘”Effetti sonori” colti in alcuni manifestazioni possibili (metabole, incastro, ubiquità, iperlocalizzazione) intesi come punto d’incontro tra oggetto sonoro, ascoltatore e il contesto fisico, sia alcuni “Eventi sonori”, intesi come ascolto dei suoni e del loro significato in relazione al paesaggio in cui sono inseriti. Un’azione “nel” suono dunque e non soltanto “sul” suono, partendo dalla consapevolezza che dal punto di vista acustico, ogni evento si sovrappone a ciò che già esiste, sia esso suono o “silenzio”, in un determinato ambiente. Questo “qualcosa che già c’è”, spesso anche se non sempre, fornito dal “noi” – esseri sonori – nel “qui ed ora” sonoro, sarà fatto emergere, attraverso microfonatura, trattamento, e per effetto di accumulo e sottrazione, come ulteriore elemento di dialogo nella nostra percezione. Il dialogo sarà quindi il frutto delle combinazioni tra il sè e l’altro da sè, tra il noi e gli altri, tra il qui, il qui-vicino, il lontano-da-qui, tra l’ora, il prima, il dopo. Spazio, tempo e soggetto (comunità) in cui il Castello, come dice Davide Ondertoller, sembra operare come sentinella posta sul paesaggio, non tanto più a proteggere la comunità da improbabili incursioni nemiche ma a proporre nuove forme di comprensione, aggregazione e coesione sociale.

https://www.portobeseno.it/2009/sonusloci.html