“Come rimuovere o trattare, decostruire barriere e frontiere culturali, sociali, di classe? Quali interventi la pedagogia, la didattica, l’operatività culturale e l’azione politica sul territorio possono porre in campo per rimuovere posizioni ereditate e blocchi, quelle degenerazioni della vita sociale che aggrediscono le comunità?”
Le giornate di studio vertono sui temi di legalità, educazione alla cittadinanza, inclusione e interculturalità. Discutono il modello “scuola” portando attenzione a quelle operatività, molto coinvolte sul campo, che si realizzano tramite le arti performative (musica, danza, teatro, orchestre sociali) che poggiano su un fare cooperativo e comunitario e concretamente indicano la socialità come un terreno di costruzione del sé nel dialogo e nel confronto con gli altri. Conta molto anche, la continuità delle memorie, il recupero di quel passato che sembra sempre più evaporare a fronte di un presente che domina su tutto e riduce anche lo spazio del progetto e del futuro. Ritessere il legame sociale, il senso della memoria, che dona identità, conoscenza e senso della prospettiva è importante fattore di educazione civica.
Nell’ambito del Convegno, martedì 25 ottobre, ore 17:15
Sara Maino (Multimedia artist, Portobeseno)
“Pratiche dell’ascolto per un’immersione nel paesaggio umano e culturale della comunità”
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