UN PEDILUVIO MI FAREBBE BENE
racconto epistolare in 6 pezzi
acrilico e vernice su piastrelle telate in terracotta
Le immagini si amalgamano alle parole.
Un racconto onirico in 6 atti, dislocati in un ampio itinerario.
Lo spostamento diventa la forma necessaria per avvicinarsi alla sua comprensione.
Una narrazione poetico\analitica la cui genesi avviene da un intima osservazione e mitizzazione degli elementi del territorio.
Animali, piante e usanze popolari si incontrano e prendono forma in quello che vuole essere un tributo, un lascito, un sincero ringraziamento, a un paesaggio visivo e sonoro che la natura e i suoi abitanti sanno riempire quotidianamente di forti suggestioni.
Photoset Simone Carraro @ Portobeseno 2018 KnowVisit
UN PEDILUVIO MI FAREBBE BENE, comunicato stampa e altre informazioni sull’inaugurazione del percorso visivo
Simone Carraro
Dopo aver frequentato il liceo artistico si iscrive nel 2014 al corso di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia dove si diploma con lode nel 2018. Da sempre affascinato dal mondo della grafica e dell’illustrazione si muove inizialmente nel contesto della fanzine e del poster per poi arrivare, più recentemente, alle grandi pitture murali in luoghi abbandonati e isolati dal contesto cittadino.
KNOWVISIT è il titolo del progetto di residenza di otto artisti ospitati in Alta Vallagarina e nella Valle del Rosspach dal 4 al 10 giugno 2018. Il progetto si propone di sviluppare alcune idee nate a Venezia nell’ambito dei gruppi di ricerca “TAOB”, “p16” e “default”.
RISORSE
Pagina principale progetto KNOWVISIT
Immagini RESIDENZA Alta Vallagarina e valle del Rosspach, dal 4 al 10 giugno 2018
Immagini INSTALLAZIONI castello di Beseno, 22 e 23 giugno 2018
ARTISTI : INSTALLAZIONI
Elisa Barbieri : CRIVEL
Simone Carraro : UN PEDILUVIO MI FAREBBE BENE
Nicolò Masiero Sgrinzatto / Alice Garbo : 000 255 000
Riccardo Michelin : TRACCE DELL’OSTERIA ERRANTE
Enrico Ricciardelli : CARNE SALADA
Carlo Scarpa : #00498
KNOWVISIT si presenta come un contenitore di diverse modalità d’indagine, dall’intervento pittorico all’installazione, dalla ricerca sul paesaggio sonoro alle interviste, dal vagabondaggio alla performance di un’osteria errante.
Il focus non è il prodotto quanto il processo, l’interfacciarsi con una realtà differente (dalla laguna alla montagna) attraverso la prassi riflessiva del fare. Una visita attiva che tenta di entrare il più possibile nel substrato sensibile della zona di residenza sviluppando visioni libere e personali, contaminando differenti linguaggi nel panorama confuso dell’arte espansa.
Le opere realizzate e le performance sono state ospitate nel castello di Beseno, nei giorni 22 e 23 giugno, nell’ambito del festival Portobeseno 2018 NoVisit.