RICCARDO MICHELIN – KnowVisit

di | 19 Novembre 2018

Traccie dell’osteria errante

performance e installazione sonora
ape car, casse di plastica, bicchieri, bottiglie, 20 microfoni a contatto, speaker

KnowVisit

Una piccola osteria ha esplorato la valle del Rosspach, i campi di Besenello fino ad arrivare a castel Beseno. Ha errato (in tutti i sensi) ed è stata il centro di equilibri e disequilibri relazionali, situazioni, scambi vitali.
Qui si può esplorare l’inequivocabile testimonianza dell’avvenuto relazionale, attraverso l’interazione con gli oggetti al centro delle situazioni. Un flusso audio organico e metafisico, che esplode in un post apocalittico tribale, esattamente come le situazioni relazionali che si sono innescate. Fotografie sonore di relazioni attorno a castel Beseno.

KnowVisit

Riccardo Michelin
Nato nella terraferma veneziana nel 1984, cresciuto nella periferia mestrina, dopo la formazione in ambito pubblicitario si diploma al triennio di Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel 2017 consegue la specialistica (sempre presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia) in Nuove Tecnologie dell’Arte. Nel 2017 partecipa alla biennale mediterranea giovani a Tirana.

KnowVisit 2018 PDF

KNOWVISIT è il titolo del progetto di residenza di otto artisti ospitati in Alta Vallagarina e nella Valle del Rosspach dal 4 al 10 giugno 2018. Il progetto si propone di sviluppare alcune idee nate a Venezia nell’ambito dei gruppi di ricerca “TAOB”, “p16” e “default”.



RISORSE

Pagina principale progetto KNOWVISIT

Immagini RESIDENZA Alta Vallagarina e valle del Rosspach, dal 4 al 10 giugno 2018

Immagini INSTALLAZIONI castello di Beseno, 22 e 23 giugno 2018



ARTISTI : INSTALLAZIONI

Elisa Barbieri : CRIVEL

Simone Carraro : UN PEDILUVIO MI FAREBBE BENE

Nicolò Masiero Sgrinzatto / Alice Garbo : 000 255 000

Riccardo Michelin : TRACCE DELL’OSTERIA ERRANTE

Enrico Ricciardelli : CARNE SALADA

Carlo Scarpa : #00498



KNOWVISIT si presenta come un contenitore di diverse modalità d’indagine, dall’intervento pittorico all’installazione, dalla ricerca sul paesaggio sonoro alle interviste, dal vagabondaggio alla performance di un’osteria errante.

Il focus non è il prodotto quanto il processo, l’interfacciarsi con una realtà differente (dalla laguna alla montagna) attraverso la prassi riflessiva del fare. Una visita attiva che tenta di entrare il più possibile nel substrato sensibile della zona di residenza sviluppando visioni libere e personali, contaminando differenti linguaggi nel panorama confuso dell’arte espansa.

Le opere realizzate e le performance sono state ospitate nel castello di Beseno, nei giorni 22 e 23 giugno, nell’ambito del festival Portobeseno 2018 NoVisit.

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